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Comune di Bosentino

Pubblicato il Lunedì, 04 Agosto 2014 - Comune


Bosentino è un comune di 796 abitanti della provincia di Trento.

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Comune di Bondo

Pubblicato il Lunedì, 04 Agosto 2014 - Comune

Villaggio di sella su terreno morenico, allo spartiacque tra il bacino del Sarca e quello del Chiese, alla confluenza del torrente Fiana con l'Arnò, al centro di un interessante paesaggio morfologico. La parrocchiale di S. Bartolomeo s'innalza ai margini settentrionali del nucleo storico. Di origine medievale, sono menzionate le ricostruzioni del XV sec. (consacrata nel 1445) e del secolo successivo (1590). Fu rimaneggiata in epoca barocca (1613 e 1795) e ampliata nel 1886. Accoglie due altari lignei barocchi (XVII e XVIII sec.) di scuola locale.
All'ingresso del paese, venendo da nord, sulla sinistra della statale, si erge il cimitero-monumento ai caduti austriaci (oltre 700 salme) nella Guerra dell'Adamello (1915-18); occupa un rilievo al quale si accede per gradinate ed è costruito con granito della Valle di Breguzzo. Dalla stessa valle proviene il marmo bianco dei gruppi scolpiti tra i quali, notevoli, il "cervo morente" e i due grandi altorilievi del monumento sommitale (la guerra e l'aratura).
A oriente del camposanto, nella "penisola" posta alla confluenza dei profondi solchi dei torrenti Fiana (Val Gavardìna) e Arnò (Val Breguzzo), si trova un poggio verde, molto panoramico, che si sospetta possa aver accolto un castelliere preistorico.
A Bondo furono rinvenute due lame di pugnali di bronzo della prima età  del ferro, monete romane e, nel costruire la cappella mortuaria al Fortìn (1918) "parecchie urne cinerarie con avanzi ossei, un monile d'oro, quattro monete romane" (G. Roberti, 1954). Nel giardino di una villa ottocentesca, ai margini sud del paese, c'è un secolare, maestoso, cedro deodara.
Tradizionalmente l'economia del paese è basata sull'artigianato del legno, ma negli ultimi decenni ha avuto impulso anche quella turistica.
Bondo costituisce la base per varie escursioni: Carè Alto m 3462, Còp di Casa m 2965, Cop di Breguzzo m 2997, Danèrba m 2910, Cima d'Arnò m 2849, Cima Valbona m 2889 ed alla catena della Gavardìna (Alpi di Ledro).


Municipio: Via Dante n. 1
Tel. 0465/901013 - Fax 0465/900291
c.bondo@comuni.infotn.it
www.comune.bondo.tn.it
Sindaco: Giuseppe Bonenti
Feste patronali: 11/6 S. Barnaba, 16/7 S. Maria del Carmine

Comune di Bondone

Pubblicato il Lunedì, 04 Agosto 2014 - Comune

Comune sul confine sud occidentale con la Lombardia composto da due centri abitati: il più antico è Bondone, in alto (720 m slm), sul versante destro della Val d'Inola. E' un caratteristico villaggio di montagna, le cui stradine offrono, accanto alla tranquillità , il colore dei dipinti murali. Da visitare la parrocchiale della Natività , del 1300, Castel S. Giovanni, antica fortezza dei Conti Lodròn risalente al XI secolo. Luogo di partenza per suggestive escursioni alla Bocca di Valle, al rifugio Alpo ed alla Cima Tombea (punto panoramico per il Lago di Garda e la pianura della Valvestino).
La frazione di Baitoni (370 m slm) è sorta e si è sviluppata in seguito alla bonifica della piana antistante il Lago d'Idro del 1848. La vicinanza alle vie di comunicazione ha favorito la sua espansione. E' la finestra della valle sul lago, al quale lo unisce una spiaggia attrezzata con strutture sportive e ricreative.


Municipio: Via G. Giusti n. 48 a Bondone
Tel. 0465/689133 - Fax 0465/689310
comune@comune.bondone.tn.it
www.comune.bondone.tn.it
Sindaco: Graziano Scalmazzini
Frazioni: Baitoni
Feste patronali: 8/9 Natività  di Maria (Bondone), 7/10 Madonna del Rosario (Baitoni)

Comune di Breguzzo

Pubblicato il Lunedì, 04 Agosto 2014 - Comune

Breguzzo è un ridente paese posto in una cornice di prati e di campi ondulati, sospeso tra la Valle del Chiese e quella del Sarca, ai piedi del monte Cengledino. Il paesaggio è piacevolmente alpestre e data la sua media altitudine (m 800 slm), con l'ottimo clima di tipo alpino, secco e fresco, è luogo particolarmente indicato per soggiorni climatici della "terza età ". Non di meno anche il turista giovane ha la possibilità  di trovare adeguate attrezzature sportive (tennis, calcio, roccia), nonché di compiere numerose ed interessanti passeggiate alla scoperta dell'ambiente ancora incontaminato che lo circonda. Negli ultimi anni, accanto al tradizionale artigianato del legno, si è considerevolmente sviluppato il settore turistico. La chiesa parocchiale ottocentesca di S. Andrea contiene una pala attribuita a Palma il Giovane.
L'origine del nome di Breguzzo è molto complessa. Il toponimo ha assunto, infatti, diverse forme nel corso del tempo (Bregunzio 927 - Burgusio 1193 - Breguzzo 1667). La molteplicità  delle forme deriva dalla presenza di due filoni: celtico, risalente ai Galli Cenomani, e longobardo. Esiste anche una leggenda secondo la quale Breguzzo sarebbe stato fondato da un carbonaio che indossava pantaloni molto larghi ossia delle "bragaze". Per Breguzzo passava l'antica strada che collegava il Bresciano con il Trentino Occidentale.
Dal paese una carrozzabile (km 11) risale la Valle di Breguzzo, una pittoresca valle, compresa nel Parco Naturale Adamello Brenta, contornata da fertili prati, solcata in tutta la sua larghezza dal torrente Arnò e chiusa a nord-ovest da monti che raggiungono i 3000 metri di quota. E' zona protetta molto interessante sia dal punto di vista geologico che dal punto di vista naturalistico. L'escursionista può trovare ristoro presso rifugi e malghe.


Municipio: Via Capelina, 8
Tel. 0465/901063 - Fax 0465/901947
c.breguzzo@comuni.infotn.it
www.comune.breguzzo.tn.it
Sindaco: Antonello Ferrari
Feste patronali: S. Luigi (4^ domenica di luglio), 30/11 S. Andrea


Comune di Brentonico

Pubblicato il Lunedì, 04 Agosto 2014 - Comune

Brentonico è un comune di 3.920 abitanti della provincia di Trento in Trentino-Alto Adige.
Brentonico è nome di regione, non di paese, che comprende la Valle della Sorna. Tuttavia, per ragioni logistiche e amministrative, è invalso l'uso di chiamare Brentonico il centro amministrativo, già  politico e religioso. E' probabilmente toponimo prelatino di cui si è perduto il significato tanto che da tempo si è preferita l'etimologia popolare della "brenta" (e tale è lo stemma dei comune) per indicare la forma, a catino, della Valle della Sorna.

Comune di Bresimo

Pubblicato il Lunedì, 04 Agosto 2014 - Comune

Bresimo (Brésem in nones) è un comune di 264 abitanti della provincia di Trento che si trova tra la Val di Non e la Val di Sole.
Il capoluogo amministrativo si identifica nell'abitato di Bevia, le altre frazioni sono Fontana, Bagni e Baselga.

Comune di Brez

Pubblicato il Lunedì, 04 Agosto 2014 - Comune

Brez è un comune di 738 abitanti della provincia di Trento.

Comune di Brione

Pubblicato il Lunedì, 04 Agosto 2014 - Comune

Situato ai piedi del Dos delle Rocche (1267 m), è il villaggio che sorge in posizione più elevata della Val del Chiese ed anche il Comune demograficamente più piccolo. Da qui lo sguardo domina su paesi e campi della valle fino al Lago d'Idro, in un'atmosfera d'altri tempi.
Da visitare la chiesa parrocchiale di S. Bartolomeo, del 1300, ricostruita nel 1524 e poi ampliata nel 1863.


Municipio: n. civ. 14
Tel. 0465/621081 - Fax 0465/620640
comune@comune.brione.tn.it
www.comune.brione.tn.it
Sindaco: Cristina Faccini
Festa patronale: 24/8 S. Bartolomeo

Comune di Caderzone

Pubblicato il Lunedì, 04 Agosto 2014 - Comune

Situato nel cuore della Val Rendena, sul conoide alluvionale del rio Casa che con le sue piene in passato ha portato parecchi danni al territorio, Caderzone ha saputo armonizzare al meglio la tradizione contadina con la crescente vocazione turistica dei suoi abitanti. Per le strade e le piazze del centro, fiancheggiate dalle antiche case con i caratteristici volti, e lungo le vie di campagna nella stupenda piana verde che si estende appena fuori dal centro abitato, fra i vecchi masi utilizzati ancora oggi, i due volti dell'economia locale si incontrano e si mescolano in continuazione.
A Caderzone l'incontro con la storia e con le tradizioni è quotidiano: il Palazzo di Marco da Caderzone e dei Conti Bertelli, l'antico lazzaretto a S. Maria, il secolare Maso Curio: testimoni di un passato ricco di avvenimenti che diventano leggenda. Gli antichi usi non sono stati dimenticati; è facile incontrarli nella vita di tutti i giorni e nelle feste paesane: i riti e le cerimonie, la banda ed i costumi folcloristici, oggi come ieri.
Caderzone è uno degli insediamenti più antichi della Val Rendena. Passeggiando nel centro storico si scoprono angoli suggestivi: le ripide stradine in salita lastricate a bocce irregolari, le piazze con le caratteristiche fontane di pietra, gli ampi avvolti al pianterreno delle case, i portali in granito, i balconi in legno pieni di fiori.


Municipio: Via Regina Elena n. 45
Tel. 0465/804214 - Fax 0465/804848
comune@caderzone.net
www.caderzone.net
Sindaco: Emilio Mosca
Festa patronale: S. Giuliano (ultima domenica di luglio)

Comune di Caldes

Pubblicato il Lunedì, 04 Agosto 2014 - Comune


Caldes (Chjaudes in solandro) è un comune di 1.104 abitanti della Val di Sole, in provincia di Trento.

Comune di Cagnò

Pubblicato il Lunedì, 04 Agosto 2014 - Comune

Cagnò (Cignòu in nones) è un comune italiano di 371 abitanti della provincia di Trento. Si trova in Val di Non, ai confini con la provincia di Bolzano, ed è affacciato sul Lago di Santa Giustina.

Comune di Calavino

Pubblicato il Lunedì, 04 Agosto 2014 - Comune

Calavino è un comune italiano di 1.391 abitanti della provincia di Trento.

Comune di Caldonazzo

Pubblicato il Lunedì, 04 Agosto 2014 - Comune


Caldonazzo è un comune di 3.309 <ref>Fonte: ISTAT - Bilancio demografico al 31/08/2010 [http://demo.istat.it/bilmens2010gen/index.html].</ref> abitanti della provincia di Trento.

Comune di Calliano

Pubblicato il Lunedì, 04 Agosto 2014 - Comune

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Comune di Campodenno

Pubblicato il Lunedì, 04 Agosto 2014 - Comune

Campodenno (Ciampdaden in nones) è un comune di 1.465 abitanti della provincia di Trento, situato ad una trentina di chilometri dal capoluogo.
Secondo i dati raccolti nel censimento del 2001 gli abitanti del comune erano 1.436 (715 maschi e 721 femmine) divisi in 537 nuclei familiari con una media per nucleo familiare di 2,67 componenti. Il numero di abitazioni è 667.
Il territorio comunale si estende su una superficie di 25,37 chilometri quadrati, per una densità  abitativa di 56,54 abitanti per chilometro quadrato.
L'altezza sul livello del mare del municipio è 534 metri, tutto il territorio risulta compreso tra i 269 e i 2.678 metri, per un'escursione altimetrica complessiva pari a 2.409 metri.
Nel censimento del 1991 per il comune di Campodenno risultava una popolazione pari a 1.390 abitanti, per cui nel decennio 1991-2001 si è registrata una variazione percentuale di abitanti pari al +3,31%.
Sul territorio del comune sono presenti 29 attività  industriali con 89 addetti pari al 27,73% della forza lavoro occupata, 19 attività  di servizio con 117 addetti pari al 36,45% della forza lavoro occupata, altre 23 attività  di servizio con 81 addetti pari al 25,23% della forza lavoro occupata e 19 attività  amministrative con 34 addetti pari al 10,59% della forza lavoro occupata. Risultano occupati complessivamente 321 individui, pari al 22,35% del numero complessivo di abitanti del comune.


Descrizione araldica dello stemma:
Trinciato: nel primo d'argento al leone di rosso linguato dello stesso armato d'oro, salente una gradinata (9) di nero posta sulla trinciatura, reggente con le branchie una stella (5) d'oro per inchiesta; nel secondo una scacchiera di rosso e d'argento originata da tre trinciature e otto troncature.

Il sanTO 028rono di Campodenno è S. Maurizio e Compagni e si festeggia il 22 settembre.

Le ricorrenze patronali delle frazioni sono:
Dercolo: Santo Stefano, il 26 dicembre,
Lover: Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, l'8 dicembre,
Quetta: Sant'Egidio, il 1º settembre,
Termon: Natività  di San Giovanni Battista, il 24 giugno.

Frazioni e località :
Il comune di Campodenno comprende, oltre all'omonimo capoluogo, 4 frazioni (Dercolo, Lover, Quetta e Termon) e 5 località  (Cressino, Ischia, Maso Bolner, Maso Sant'Angelo e Segonzone).

Perimetro comunale: m 28.678

Comune di Campitello di Fassa

Pubblicato il Lunedì, 04 Agosto 2014 - Comune

l suo nome ladino è un diminutivo derivato dal latino "campus" = campo; il paese si trova ad un'altezza di 1.448 m / s.l.m. e conta 716 abitanti (al 31.12.2013). È sovrastato dal Col Rodella, definito il "balcone delle Dolomiti" per lo splendido panorama che offre, raggiungibile da Campitello con una moderna funivia. Verso nord ovest si affaccia l'intera catena dolomitica del Sassolungo, e all'orizzonte di nord est si può ammirare l'imponente mole del Sas Pordoi, del Sella e della Marmolada. Un'escursione merita la Val Duron, ricca di flora alpina; è la valle che separa, con il suo solco, il Gruppo del Catinaccio dal Sassolungo. È fin dall'antichità  zona di alpeggio e fienagione della comunità  di Campitello e conduce verso le creste dell'Alpe di Siusi, preistorico itinerario di collegamento e di scambi commerciali con le popolazioni di Siusi, Castelrotto e Tires.
La chiesa parrocchiale, dedicata ai SS. Filippo e Giacomo, è una delle più antiche della valle ed è ricordata per la prima volta in un documento del 1245. Venne costruita nel gotico attuale nel 1525. La fiancata sud della parrocchiale, tra gli altri affreschi, è ornata da un gigantesco S. Cristoforo datato 1689.
Caratteriatica frazione di montagna, sottoposta ora a tutela ambientale e urbanistica, è l'antico insediamento agropastorale ladino di Pian sulle pendici a monte del paese a quota 1.540 m. Campitello è stato il primo centro turistico-alpinistico della Valle di Fassa, con gli alberghi "Mulino" e "Agnello d'oro". Noto nel mondo scientifico internazionale (data l'importanza geologica del posto), è stato nella seconda metà  dell'Ottocento, punto di partenza per quasi tutte le esplorazioni nei gruppi dolomitici limitrofi.

Comune di Canazei

Pubblicato il Lunedì, 04 Agosto 2014 - Comune

Ha una popolazione di 1.907 abitanti (alla data del 31.12.2013) ed è situato a 1.465 m./s.l.m.; è forse il paese turisticamente più rinomato della Valle, grazie alla sua vicinanza con i Passi Dolomitici (Pordoi, Sella e Fedaia), al vasto carosello di piste da sci facilmente raggiungibili dal centro, e alle sue moderne e confortevoli strutture turistiche. Subito dopo Campitello, per raggiungere Canazei, dove la valle si allarga, balza alla vista la mole del "Gran Vernel" con i suoi ghiacciai pensili, tutti sotto il limite delle nevi perenni.
Il primo nucleo abitato che si incontra risalendo la valle è Gries, frazione di Canazei.
La chiesetta della Madonna della Neve, datata 1595 e dal caratteristico campanile a cipolla, reca sulla fiancata sud l'immagine di S. Cristoforo del 1700 (soggetto ricorrente nella pittura murale fassana) attribuito a Valentino Rovisi, di famiglia gardenese trasferitasi a Moena, che fra il 1728 e 1750 fu allievo del Tiepolo di Venezia. Il piccolo tempio gotico è stato restaurato nell'aspetto originale e riaperto al culto nel 1979. Nei pressi, di notevole interesse il vecchio nucleo di Magoa, tutt'ora abitato, quasi interamente costruito in legno e risalente agli inizi del 1600. Sempre nell'abitato di Gries si trova la parrocchiale di Canazei dedicata al Sacro Cuore e costruita durante il secondo conflitto mondiale. Risale invece al 1500 la chiesetta di S. Floriano, protettore contro gli incendi. La chiesetta è stata restaurata recentemente. Vi si possono ammirare gli altari laterali in stile barocco, un bell'affresco al fianco nord, riproducente la simbologia di S. Floriano e bellissime porte bronzee; è sempre aperta al culto.
Altre Frazioni del Comune di Canazei sono:
Alba, 1.517 m./s.l.m. (in fassano: Dèlba). È una delle vicinie della vecchia regola medievale ed è situata sulla sponda sinistra del fiume Avisio. La chiesa parrocchiale è dedicata a S. Antonio; fu consacrata il 1° luglio 1561 dal Vescovo di Belluno Biagio Aliprandini, allora suffraganeo di quello di Bressanone. La costruzione in stile gotico, con campanile svettante, ebbe probabilmente inizio nel 1400, sul luogo di un preesistente edificio di culto, ed ha subito nei secoli diversi rifacimenti ed aggiunte. Ad Alba ha sede la Direzione e Amministrazione dell'Azienda di Promozione Turistica della Valle di Fassa, e il noto stadio del ghiaccio coperto, dove si sono svolte due edizioni dei campionati mondiali di Hockey.
Penia, 1.555 m./s.l.m. (il nome deriva dall'aggettivo latino "pendivus" = inclinato e quindi abitato su terreno pendente). Il paese, posto alle due sponde del rio di Dolèda, è dominato dalla chiesa dei S.S. Sebastiano e Rocco, consacrata il 3 agosto 1562 dal già  citato Vescovo di Belluno. L'edificio è in stile gotico con campanile a cipolla: di stile rinascimentale sono i due altari dipinti a "finto marmo".
A quote maggiori 1.631 m. e 1.673 m. vi sono infine Lorenz e Vera, i due insediamenti abitativi a carattere permanente, i più alti di tutta la Valle di Fassa, non raggiungibili con carrozzabili di sorta, ma dove si può ammirare uno scenario unico di fronte all'impressionante mole del monte Vernel. Se è vero che Canazei deve la sua fortuna economica al massiccio sviluppo turistico, promosso da importanti strutture ricreative e sportive (piscina e sauna pubbliche, stadio del ghiaccio coperto ad Alba, modernissimi impianti di risalita), è anche vero che, particolarmente nelle frazioni di Alba e Penia, si mantengono vive le tradizioni popolari di una volta, grazie ad alcuni gruppi folkloristici e culturali che fanno rivivere ogni anno, in particolari circostanze, le feste ed i riti di un tempo.

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