Comune di Praso

Piccolo paese montano, posto sulla strada che porta nella Valle di Daone. La parrocchiale di S. Pietro sorge al margine orientale del paese con la larga piazza dinanzi e in vista della conca della Pieve di Bono; è di origine medievale, ricostruita nel XVII secolo in stile barocco.
Da Praso, per una stradina tra i campi, si raggiunge l'abitato semiabbandonato di Sevròr (786 m), ai piedi del dosso del castello. Su un verde rilievo la chiesa di S. Rocco, della quale si ha notizia nel 1530, ma che fu rimaneggiata nel XVIII secolo. Presenta una facciata barocca ed un piccolo campanile che ospita una campanella. L'altare accoglie un'artigianale pala dei S.S. Rocco e Sebastiano con la Madonna e Bambino di un certo Faletti (1851). La cupola del presbiterio è adornata da affreschi settecenteschi tra eleganti stucchi.
Il villaggio è composto da poche case che conservano la precisa lezione architettonica delle Basse Giudicarie: basamenti di pietra, portali di granito, inferriate di ferro battuto, porte con sovrastrutture lignee, tetto a due spioventi di "scà ndole". Sevròr è stato risparmiato dalla prima guerra mondiale, mentre gli altri paesi della valle sono stati praticamente distrutti e poi ricostruiti con edilizia all'italiana, interamente in muratura, con tetti a quattro spioventi.
Le selve dei luoghi furono colonizzate da gente venuta da fuori per fare i carbonai, i quali fondarono pure Merlino. Le poche case che compongono l'abitato conservano le strutture architettoniche tipiche della Val del Chiese.


Municipio: Piazza S. Pietro n. 2
Tel. 0465/674073 - Fax 0465/670347
c.praso@comuni.infotn.it
www.comune.praso.tn.it
Sindaco: Roberto Panelatti
Festa patronale: 29/6 S. Pietro

Descrizione

Piccolo paese montano, posto sulla strada che porta nella Valle di Daone. La parrocchiale di S. Pietro sorge al margine orientale del paese con la larga piazza dinanzi e in vista della conca della Pieve di Bono; è di origine medievale, ricostruita nel XVII secolo in stile barocco.
Da Praso, per una stradina tra i campi, si raggiunge l'abitato semiabbandonato di Sevròr (786 m), ai piedi del dosso del castello. Su un verde rilievo la chiesa di S. Rocco, della quale si ha notizia nel 1530, ma che fu rimaneggiata nel XVIII secolo. Presenta una facciata barocca ed un piccolo campanile che ospita una campanella. L'altare accoglie un'artigianale pala dei S.S. Rocco e Sebastiano con la Madonna e Bambino di un certo Faletti (1851). La cupola del presbiterio è adornata da affreschi settecenteschi tra eleganti stucchi.
Il villaggio è composto da poche case che conservano la precisa lezione architettonica delle Basse Giudicarie: basamenti di pietra, portali di granito, inferriate di ferro battuto, porte con sovrastrutture lignee, tetto a due spioventi di "scà ndole". Sevròr è stato risparmiato dalla prima guerra mondiale, mentre gli altri paesi della valle sono stati praticamente distrutti e poi ricostruiti con edilizia all'italiana, interamente in muratura, con tetti a quattro spioventi.
Le selve dei luoghi furono colonizzate da gente venuta da fuori per fare i carbonai, i quali fondarono pure Merlino. Le poche case che compongono l'abitato conservano le strutture architettoniche tipiche della Val del Chiese.


Municipio: Piazza S. Pietro n. 2
Tel. 0465/674073 - Fax 0465/670347
c.praso@comuni.infotn.it
www.comune.praso.tn.it
Sindaco: Roberto Panelatti
Festa patronale: 29/6 S. Pietro

Sito web ufficiale

http://www.comune.praso.tn.it/

CAP

38080

Abitanti

331

Superficie km2

9

Altitudine (metri sul livello del mare)

331

Codice Istat

22146

Frazioni

Sevror

Comuni Limitrofi

Bersone, Daone, Lardaro, Pieve di Bono, Roncone

Nome degli abitanti

prasini

Sede comunale principale

Informazioni piè di pagina

0

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